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Il Tuo popolo in cammino (Apri la versione PDF)

Durante il cammino quaresimale abbiamo visto come in tutta la Bibbia i fiumi, le sorgenti, i pozzi sono i luoghi dove passa la storia della salvezza: dove c'è l'acqua sgorga la vita. I:Apocalisse conclude così: «A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla sorgente dell'acqua della vita» (Ap 21,6). Fin dai primissimi secoli, la Chiesa ha visto in questa "fonte di acqua della vita" la prefigurazione, il simbolo del Battesimo.
È nella Veglia Pasquale dove il Battesimo trova la sua atmosfera vera, vitale. Collocare il Battesimo nella Veglia "Madre di tutte le veglie" significa collocarlo all'interno dellhsemblea "Madre di tutte le Assemblee". Il Battesimo, infatti, è il sacramento attraverso il quale siamo accolti nella Chiesa di cui l'Assemblea è la più alta e vera manifestazione.
Con particolare solennità si svolge il Rito dell'Acqua (erroneamente si parla di "benedizione" dell'acqua, infatti l'acqua è già benedetta, in quanto portatrice di vita). Mentre immerge il Cero nell'acqua nuova, così prega chi presiede la Celebrazione: «Discenda, Padre, in quest'acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello Spirito Santo. Tutti coloro che in essa riceveranno il Battesimo, sepolti insieme con Cristo nella morte, con lui risorgano alla vita che non conosce la morte>>.
Siamo al cuore! Come non pensare a quello che leggiamo nel Giorno UNO: «lo Spirito aleggiava (covava, si librava) sulle acque>> (Gen 1,1)?! A cui fa eco Paolo, nell'ultima lettura della Veglia: «morti con Cristo, risorti con Cristo per una vita che ormai non conosce più la morte>> (Rm 6,3-n). Qgesto celebriamo la notte di Pasqua e in ogni Pasqua Settimanale, fino al compimento: la nostra ultima Pasqua, che noi
ostinatamente chiamiamo "morte". La Pasqua Battesimale ci proietta nell' Escaton, cioè nel compimento, nella pienezza!
I Riti dell'acqua, dunque, con la celebrazione dei Battesimi o la memoria del nostro Battesimo ci collocano al centro della Storia della Salvezza, al cuore del nostro vivere "già risorti con Cristo". Anche quest'anno, lhsemblea convocata la notte tra 1'8 e il 9 aprile sarà il vero segno memoriale che il Signore è risorto. Insieme alla natura che rinasce a primavera, in quella notte si alzerà il canto di lode al Padre della Vita che vince la morte. Noi, in quella notte, uniti un giorno a Cristo per l'Unzione crismale celebrata nel Battesimo e confermata nella Cresima, siamo invitati a riscoprire la nostra
vocazione di "re, sacerdote e projèta": voce di ogni creatura, cantori della vita, del desiderio di essere liberati dalla mortalità, annunciatori di una Salvezza donata e da condividere con ogni creatura.
Con particolare solennità, rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo.