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Due sono i pilastri sui quali si fonda la nostra fede e la dottrina dell’antico testamento: la Legge e i Profeti.
Quest’anno il gruppo di lettura si accinge a leggere “i Profeti” al fine di continuare un percorso spirituale iniziato con la lettura dei libri della Genesi, dell’Esodo e del Deuteronomio.

Dopo la lettura del Pentateuco il credente “sa” che la sua storia non può più prescindere dalla relazione che Dio ha instaurato col suo popolo (popolo scelto, diverso, “santo”!), ma il credente “sa” anche come sia endemica la sua infedeltà al patto di alleanza fatto con Dio!

La lotta per il credente è sempre quella: è chiamato costantemente a scegliere fra l'ascoltare la voce di Dio o quella del «serpente»!

Continuando la lettura biblica, e in particolare i testi profetici, leggiamo come, di fronte alle “infedeltà” e alle “bramosie” del popolo e dei re governanti, il Signore sia intervenuto, ancora una volta, in suo aiuto suscitando in Israele i Profeti.
Sono “profeti” quegli uomini capaci svelare come Dio e la sua Parola siano presenti in ogni situazione concreta della storia.
Sono profeti quegli uomini che, in mezzo al disordine e al chiasso assordante della vita, tengono viva la parola di Dio, la vivono e la testimoniano con coraggio davanti all’umanità intera.

Il profetismo ha avuto il suo compimento in Gesù Cristo.
È Cristo infatti che completa le parole dei profeti perché è lui la Parola di Dio fatta carne.
Gesù non solo è “bocca di Dio”, ma la Parola stessa di Dio!

Oggi il compito della missione profetica è affidata alla Chiesa di Cristo, a ciascuno di noi, se davvero vogliamo essere “discepoli” del Signore.

Il corso è tenuto da Maria Teresa Filtri il Mercoledì alle 21 a Buon Pastore (ogni 15 giorni a partire dal 19 Ottobre)

Calendario

Due sono i pilastri sui quali si fonda la nostra fede e la dottrina dell’antico testamento: la Legge e i Profeti.

Quest’anno il gruppo di lettura si accinge a leggere “i Profeti” al fine di continuare un percorso spirituale iniziato con la lettura dei libri della Genesi, dell’Esodo e del Deuteronomio.

Dopo la lettura del Pentateuco il credente “sa” che la sua storia non può più prescindere dalla relazione che Dio ha instaurato col suo popolo (popolo scelto, diverso, “santo”!), ma il credente “sa” anche come sia endemica la sua infedeltà al patto di alleanza fatto con Dio!

La lotta per il credente è sempre quella: è chiamato costantemente a scegliere fra l'ascoltare la voce di Dio o quella del «serpente»!

Continuando la lettura biblica, e in particolare i testi profetici, leggiamo come, di fronte alle “infedeltà” e alle “bramosie” del popolo e dei re governanti, il Signore sia intervenuto, ancora una volta, in suo aiuto suscitando in Israele i Profeti.

Sono “profeti” quegli uomini capaci svelare come Dio e la sua Parola siano presenti in ogni situazione concreta della storia.

Sono profeti quegli uomini che, in mezzo al disordine e al chiasso assordante della vita, tengono viva la parola di Dio, la vivono e la testimoniano con coraggio davanti all’umanità intera.

Il profetismo ha avuto il suo compimento in Gesù Cristo.

È Cristo infatti che completa le parole dei profeti perché è lui la Parola di Dio fatta carne.

Gesù non solo è “bocca di Dio”, ma la Parola stessa di Dio!

Oggi il compito della missione profetica è affidata alla Chiesa di Cristo, a ciascuno di noi, se davvero vogliamo essere “discepoli” del Signore.