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Settembre 2021 (Apri la versione PDF)

Quello che maggiormente ci preoccupa, oggi, è il non riuscire a dare un “senso umano” a quanto succede: sì, siamo un po’ disorientati.

Eppure, anche oggi abbiamo uomini e donne di buona volontà, non rassegnati, ma che ancora, fidandosi del Dio fatto conoscere da Gesù di Nazareth, continuano ad essere seme e segno di speranza. Persone che non fanno rumore, non allineate, per questo capaci di parlare ancora di speranza, di libertà.

Ci facciamo aiutare da un grande pensatore dei nostri giorni, Haim Baharier, figlio di genitori scampati ai forni crematori: «Oggigiorno si tende sempre più a connotare negativamente il “rallentamento” e lo si identifica come zavorra della normalità. Il rallentare è tutto per noi. Non dimentichiamo quanto sia devastante l’esilio dall’interiorità. L’esilio dall’inte-riorità fa sì che tu non sia cosciente di essere in esilio. Senza questa coscienza, impreparati, prima o poi qualcuno verrà a bussare con violenza e quando aprirai e… cosa fare…? non saprai cosa dire. La salvezza, il senso della propria esistenza, impariamolo, è ricongiungersi finalmente alla propria interiorità».

È una riflessione rivolta particolarmente ai giovani, alle nuove generazioni; per l’adulto, l’anziano, chi sta attraversando momenti complessi, credo sia la sola riflessione che può riconsegnarci un po’ di pace, di serenità; un po’ di luce sui nostri orizzonti purtroppo un po’ nebulosi.

È vero, a volte ci troviamo di fronte a problemi insormontabili (salute, lavoro, relazioni tra le persone…) e la riflessione di Baharier ci può risultare astratta: ma non è forse qui il primo nostro male?! Purtroppo, con dolore ma lo dobbiamo ammettere, la religione ha preso il posto della fede in Cristo, di una vera adesione alla sua Novità. Pertanto non è più in grado di illuminare il nostro “vissuto umano”. Cristo ha dato un volto nuovo alla Storia non perché l’ha cambiata, ma perché le ha dato un “cuore umano”.

La parrocchia non ha il compito di risolvere tutti i problemi: nemmeno Cristo ci è riuscito!!! Suo compito primario è far risuonare la Parola di Dio, cioè offrire strumenti per cui gli uomini e le donne che vivono in un luogo particolare, in un momento particolare, possano avvertire cosa significhi vivere con un cuore nuovo. «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male» (Mc 7,21ss). Questo è il primo problema: come dare speranza al nostro “cuore”. Con un “cuore nuovo” saremo capaci di portare anche un po’ di novità prima di tutto in noi e, insieme, attorno a noi.

Perché ci stiamo staccando sempre più da Cristo e dal suo Vangelo? Perché non lo conosciamo!!! Pensiamo che sia vero quello che si fa per consuetudine: Battesimo, senza nemmeno sapere cosa significa la parola “battesimo”. Ci si sposa “in chiesa” senza avere il minimo concetto di “Sacramento”. Non dobbiamo cercare dei colpevoli, siamo piuttosto vittime!  Dobbiamo cercare la causa: è la consuetudine!
Si fa così (in verità sempre meno) perché si è sempre fatto così: i miei nonni, i miei… La consuetudine! Forse è il tempo, proprio perché gli uomini e le donne di oggi sono alla ricerca di altro (vediamo come le nuove generazioni fanno presto a dimenticare le consuetudini quando queste non hanno più la capacità di rinnovare il nostro cuore), di riscoprire un po’ l’origine, il senso della nostra fede: quella che, nonostante tutto, è la sola capace di scaldare veramente il cuore.

Il pericolo della consuetudine è sempre stato un grosso problema per la Chiesa.

Concludiamo questa riflessione citando un grande Padre della Chiesa, S. Agostino: «Nel Vangelo il Signore dice: Io sono la verità. Non dice: Io sono la consuetudine». Il rischio è che la consuetudine prevarichi sulla verità divenendo tradizione immutabile e sacralizzata quando altro non è che cattiva o pessima abitudine: «La consuetudine non deve impedire che la verità prevalga. Infatti, la consuetudine senza la verità è errore inveterat(Cipriano di Cartagine).

Per cercare di rispondere a questi interrogativi, queste sono le proposte che la nostra Comunità offre. E noi desideriamo rivolgere un grazie immenso e un caldo augurio di buon lavoro a tutti gli animatori (giovani e non più giovani) che con passione e dedizioni animano queste proposte.

ADULTI IN ASCOLTO

Lettere di Paolo
dall’esilio

Don Ercole

S. Evasio - giovedì ore 21

Libro dei Salmi

Rossana Pisi

Buon Pastore - martedì ore 21

Il profeta Geremia

M. Teresa Filtri

Buon Pastore - martedì ore 21

Genesi 1-11

Andrea Mozzarelli

Vicofertile - martedì ore 21

Vangelo secondo Marco

Andrea Manzini,
Sr.Luisa – D.Nando

Buon Pastore - martedì ore 21
per chi inizia

Incontri di Gesù nel Vangelo di Giovanni

Don Nando

Buon Pastore - giovedì ore 21 sabato ore 10

Le 5 domande di sempre (Genesi 1-11)

Don Nando

Buon Pastore - sabato ore 11
per i giovani

Introduzione alla Bibbia

Animatori
Don Nando

Buon Pastore
ragazzi di V superiore

PROGETTO “CATECHESI INSIEME”

«L'educazione alla fede da parte dei genitori si realizza già quando i membri della famiglia si aiutano a crescere nella fede attraverso la testimonianza di una vita cristiana vissuta in conformità al Vangelo. La catechesi familiare precede, accompagna e arricchisce le altre forme d'insegnamento della fede» [Concilio Vaticano II°, Luce delle genti n° 11]. Dal mese di ottobre riprendono al sabato sera gli incontri di catechesi con le famiglie dei bambini e ragazzi dalla seconda elementare alla prima media.

CAMMINO PER RAGAZZI E GIOVANI

Celebrati i Sacramenti della iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucarestia) per chi desidera, il cammino continua negli itinerari di formazione di preadolescenti e giovanissimi. In questo riconosciamo l’indispensabile sostegno dei genitori.

CAMMINI DI COPPIA

La famiglia, dal suo formarsi, nel suo non facile cammino, con le inevitabili crisi che oggi la caratterizzano, è il seme e il punto di forza di una comunità.
Non sono sufficienti alcuni incontri prima del matrimonio, è indispensabile un cammino dopo la Celebrazione.

CONDIVISIONE CON PERSONE IN DIFFICOLTÀ

Sempre più persone in difficoltà chiedono un aiuto. Ringraziamo le persone che continuano a condividere la loro spesa, per quello che possono, a favore di chi ha bisogno. È preoccupazione dei Volontari della Caritas fare in modo che chiunque bussa possa essere accolto.

ANSPI

È il circolo formato da volontari con lo scopo di organizzare momenti ludici, prendersi cura dei campi da gioco, organizzare le nostre feste come opportunità di aggregazione e condivisione.

CELEBRAZIONE DELLA PASQUA

Ogni domenica, nei momenti della gioia come in quelli del lutto, è sempre nostra preoccupazione celebrare il Signore Risorto e non semplicemente dei riti. Pur con le difficoltà dovute al momento particolare, grazie al servizio di tante persone (Gruppo liturgico, chi suona e anima con il canto, ANSPI, chi fa le pulizie), quindi in sicurezza, questo abbiamo cercato di fare anche in questi mesi. Rinnoviamo sempre, a tutti, l’invito a condividere questi momenti.

APPUNTAMENTI

  • 24 settembre ore 21 al Buon Pastore: incontro con i genitori dei bambini di Seconda Elementare
  • 26 settembre: Camminata organizzata dall’ANSPI. Una facile e piacevole camminata all’aria aperta; quest’anno più che mai può significare la nostra volontà di riprendere il cammino.
  • 1° ottobre ore 21 al Buon Pastore: Veglia d’inizio con tutti i Gruppi Biblici
  • 3 ottobre: 28° anniversario della Dedicazione della chiesa del Buon Pastore. Consegna della Bibbia ai giovani di Va Sup. Saluto a Simonetta e Pietro.
  • 8 ottobre ore 21 al Buon Pastore: Veglia Diocesana organizzata dalla Pastorale del Lavoro.
  • 10 ottobre al Buon Pastore: Pomeriggio con le Coppie di Sposi

PER TUTTE LE INFORMAZIONI

Sito della Parrocchia: www.buonpastoreparma.it

Parrocchia S. Evasio: 0521.981727 – Buon Pastore: 0521.980331

Segreteria Buon Pastore: Daniela (cell. 370.1353222)

A ciascuno l’invito cordiale a fare la propria parte: c’è posto per tutti!