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Di passaggio da Parma, mi sono fermato nel chiostro di una chiesa di periferia e sono rimasto sorpreso da uno strano spettacolo. Al centro del chiostro, è ben visibile la struttura esterna di un pozzo. Alla sua sinistra, fa bella mostra di sé un verde ulivo, mentre alla sua destra fa da contrasto un albero senza vita. Mi sono fermato a guardare quello spettacolo. Ho pensato: la vita e la morte e, in mezzo, l’acqua sorgente di vita! (dal Diario di un anonimo viandante).

E’ la parabola moderna della vita; quell’anonimo viandante sono io, ciascuno di noi: sempre in ricerca di vita tra mille morti che ci turbano. Ci viene proposta una possibilità di vita: dipende da noi andare oppure non andare alla fonte.

In questo cammino di Quaresima – in particolare nelle ultime tre domeniche – siamo invitati a scoprire come al centro della storia -  dunque delle nostre vite – c’è una sorgente di vita, vita piena, vita più forte della morte. Quaresima come prezioso tempo del ritrovamento della propria verità e autenticità.Vediamo.

 

GESU’ E LA DONNA DI SAMARIA (domenica 15 marzo): chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna. (Gv 4, 14)

GESU’ E L’UOMO NATO CIECO: (domenica 22 marzo): Allora domandarono a colui che era nato cieco: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: «Va' a Sìloe e làvati!». Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista» (Gv 9, 10-11)

GESU’ E LAZZARO (Domenica 29 marzo): Gesù disse a Marta: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?» (Gv 11, 25-26).

Quell’albero secco, posto vicino al pozzo, è come una freccia collocata nel nostro chiostro per indicarci dove approda il cammino quaresimale, cioè il nostro cammino nell’esodo della Vita. Approda lì, dove si staglia, inquietante, la croce, albero di morte, secco come l’albero del nostro chiostro. Ma su quell’albero è salita la Vita perché l’amore di cui quell’albero è segno e memoriale, è capace di richiamarci in Vita da tutte le nostre morti. E’ Lui la Luce! E’ Lui l’acqua della Vita! E’ Lui la Vita! Per questo, al termine dei nostri 40 giorni, la croce sarà fiorita. Dalla morte alla vita.

E’ questo il percorso compiuto da Gesù stesso. Nella prima Domenica di Quaresima (Domenica 1 marzo) noi contempliamo Gesù messo alla prova da tutto quanto è causa di morte:

Potere economico: Se tu sei figlio di Dio, dì che queste pietre diventino pane (Mt 4,3).

Potere politico: Tutte queste cose io ti darò se, prostrato a terra, mi adorerai (Mt 4,9).

Potere religioso: Se sei figlio di Dio, gettati giù; sta scritto: darà ordine per me ai suoi angeli…

E dall’Alto, Dio, volendo uscire dal suo Mistero (dalla nube) Lui per primo fa la sua professione di fede su quell’Uomo (Domenica 8 marzo): Questi è il mio Figlio diletto nel quale ho posto la mia compiacenza: ascoltatelo!!! [Mt 17, 5) Come dire: quello è l’Uomo che ha indicato la strada della Vita, ascoltatelo!!! In Genesi 1,26.31: Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza… e vide che era cosa molto buona. Quell’ “uomo” è quell’Uomo!

A partire dal mercoledì delle Ceneri, ci invitiamo a compiere questo cammino, questo esodo, fino all’Alleluia pasquale: del 12 aprile prossimo, del definitivo con tutta l’umanità finalmente liberata dalle tenebre e dalla morte.

Uno degli strumenti che la Chiesa ci propone per vivere la Quaresima come cammino verso la Pasqua è la lotta spirituale. Purtroppo ne parliamo poco. Ma è un tema che ha costituito uno degli strumenti più necessari per formare un cristiano maturo. Del resto ciascuno di noi deve fare una lotta spirituale dentro di sé per non ubbidire all’animale che è in noi e che noi dobbiamo addomesticare. Il cammino di umanizzazione ci mette di fronte a delle scelte, a dei “no”; ed è anche un cammino in cui bisogna saper dire con libertà ma talvolta a caro prezzo dei “sì”. E’ vero che Dio ha detto…? (Gen 3,1). Il cammino per giungere a fidarsi è lungo e l’animale che è in noi è sempre pronto a suscitare sospetto.

IL NOSTRO POSTO NELLA COMUNITA’

Il gruppo Caritas

Disponibilità (una volta al mese) a scaricare e sistemare alimenti provenienti da Banco Alimentare, il tutto in sede Caritas presso la Parrocchia. Tempo richiesto un’ora e mezza.

Disponibilità (una volta al mese o al bisogno) a selezionare e sistemare per taglie abbigliamento e scarpe che arrivano periodicamente.

Se sei a conoscenza di famiglie, anziani, singoli dei nostri quartieri che si trovano in situazioni di difficoltà e disagio puoi segnalarcelo aggiungendo una nota.

Circolo ANSPI

Disponibilità ad offrire il proprio contributo per organizzare il tempo libero: feste, grest, carnevale, gite, visite a mostre, camminate, cura del verde e degli ambienti. Ciascuno/a secondo il proprio tempo e la propria disponibilità.

Servizio per la Liturgia
  • Canto: corale adulti, coro bambini, strumentisti
  • Gruppo Liturgico: preparazione e organizzazione delle celebrazioni, lettori
  • Servizio in occasione di funerali e/matrimoni
  • Gruppo Battesimi: preparazione con i genitori, aiuto nelle celebrazioni
  • Pulizia della chiesa secondo turni e in base al proprio tempo disponibile.
INIZIAZIONE ALL’EUCARISTIA PER GLI ADULTI

Con i genitori e i ragazzi della IV Elementare stiamo facendo un cammino di Iniziazione all’Eucaristia. Proprio su consiglio dei genitori, abbiamo pensato di offrire la possibilità di questo cammino a tutti gli adulti della Parrocchia. Il fascicolo lo si può trovare sul nostro sito (parrocchia buon pastore parma) oppure sulla mensola nella cappella feriale insieme al quotidiano Avvenire con l’inserto del quotidiano VITA NUOVA..

Campeggi

Ia Media – 13-14 giugno (Marzano PR)

II-III Media – 1-4 luglio (Alpe di Siusi BZ)

I-IV Superiore – 27 giugno - 1 luglio (Alpe di Siusi BZ)

Famiglie – Anziani – 25 luglio - 1 agosto (quanto alla località stiamo vagliando la proposta migliore per noi, comunque non oltre i 1000 metri)