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La Parola scritta nel cuore - Un Chicco di grano caduto in terra (Apri la versione PDF)

Preparazione:

  • Fonte battesimale e Crocifisso illuminati con lanterne. Sarebbe opportuno che all’inizio le altre luci fossero poche.
  • Ai piedi del Crocifisso: pietre e chicchi di grano.
  • Fascicolo con la Veglia da consegnare all’ingresso
CANTO

1.Tu sei vivo fuoco
che trionfi a sera
del mio giorno sei la brace.
Ecco già rosseggia
di bellezza eterna
questo giorno che si spegne.
Se con te, come vuoi,
l’anima riscaldo,
sono nella pace.

2.Tu sei voce amica
Che mi parla a sera,
del mio giorno sei conforto.
Ecco, già risuona
D’allegrezza eterna
Questo giorno che ammutisce.
Se con te, come vuoi,
cerco la Parola,
sono nella pace.

 
PREGHIAMO

Signore Dio,
nella notte, quando è facile per noi perdere il cammino,
Tu hai disposto le stelle
ed esse brillano gioiose dove Tu le hai fissate.
Così la tua Parola
sia per noi lampada che brilla nell’oscurità
fino a quando spunti il Giorno
e la Stella del mattino si levi nei nostri cuori,
Gesù Cristo, tuo Figlio
che Tu hai fatto risorgere dai morti
e ora è Vivente per i secoli dei secoli.

AMEN!

RACCOLTI PER VEGLIARE

Le nostre Comunità si sono riunite in questo luogo che prende nome dalla fertilità della sua terra, resa appunto fertile dalla abbondanza dell’acqua. La Casa che ci accoglie è sulla via dei pellegrini, memoria per noi che tutta la nostra vita è un pellegrinaggio. Proprio nel suo ingresso è collocata la vasca battesimale: noi resi fertili dall’acqua battesimale, abbiamo iniziato lì il nostro cammino. In questa sera, a metà ormai dei nostri 40 giorni, vegliamo come proseguimento dell’Eucarestia che abbiamo celebrato ieri e in attesa dell’Eucarestia che celebreremo la prossima domenica. In questa sera, sarà luce per noi la Parola di Geremia e di Giovanni.

PREGHIAMO

Signore,
noi Ti ringraziamo
perché ci riunisci alla Tua presenza
per farci ascoltare la Tua Parola:
in essa Tu ci riveli il Tuo amore
e ci fai conoscere la Tua volontà.
Fa’ tacere in noi ogni altra voce che non sia la Tua
e perché non troviamo condanna nella Tua Parola
letta ma non accolta,
meditata ma non amata,
pregata ma non custodita,
contemplata ma non realizzata,
manda il Tuo Spirito Santo
ad aprire le nostre menti e a guarire i nostri cuori.
Solo così il nostro incontro con la Tua Parola
sarà rinnovamento dell’alleanza
e comunione con Te e il Figlio e lo Spirito Santo,
Dio benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

LA PAROLA

Apri il nostro cuore, Signore, all’ascolto della tua Parola

Apri il nostro cuore, Signore, all’ascolto della tua Parola

Profezia di Geremia. [Ger 31, 31-34]

Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali con la casa d'Israele e con la casa di Giuda concluderò un'alleanza nuova. Non sarà come l'alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore.

Questa sarà l'alleanza che concluderò con la casa d'Israele dopo quei giorni - oracolo del Signore -: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l'un l'altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande - oracolo del Signore -, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato».

MEDITAZIONE PERSONALE [in silenzio]

Io sarò il loro Dio
ed essi saranno il mio popolo.

Altre volte, Padre, hai promesso al tuo popolo.
Purtroppo il tuo popolo non è mai stato fedele.
Tu però non Ti sei mai scoraggiato,
Tu sempre hai mantenuto la tua promessa.

Per questo motivo ho ascoltato la tua Parola
rivolto alla vasca battesimale.
Nel Battesimo siamo entrati nella morte con Gesù,
di lì siamo usciti per camminare in una vita nuova,
come già risorti.

Purtroppo in questa sera mi rendo conto
che non sempre ho camminato in fedeltà al mio Battesimo:
ho dimenticato il dono: forse nemmeno me ne ricordo il giorno.

In questo silenzio,
Tu Padre, ancora vuoi scrivere la tua Parola nel mio cuore:
quella che ascolto o leggo sul Libro la sento troppo lontana!

T. Apri il nostro cuore, Signore, all’ascolto della tua Parola!
    Apri il nostro cuore, Signore, all’ascolto della tua Parola!

S. Io sarò il vostro Dio,
   voi sarete il mio popolo.

T. Apri il nostro cuore, Signore, all’ascolto della tua Parola!
    Apri il nostro cuore, Signore, all’ascolto della tua Parola!

S. Questa è la mi Nuova Alleanza:
    la tua Parola scritta non in un libro ma nel mio cuore.

T. Apri il nostro cuore, Signore, all’ascolto della tua Parola!
    Apri il nostro cuore, Signore, all’ascolto della tua Parola!

S. La tua Parola è per noi tuo Figlio, Cristo Gesù;
    Seme buono caduto in terra, ha portato per noi frutti abbondanti.

[Finalmente Dio ha trovato un Uomo in grado di vivere la fedeltà all’Alleanza: suo Figlio. Giovanni lo paragona ad un seme buono, seminato in un terreno fertile e proprio per questo è abbondante il frutto che ha portato.]

Dal Vangelo di Giovanni.

Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».

Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome».

Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!» […]

Disse Gesù: «E Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me».

MEDITAZIONE PERSONALE [in silenzio]

Spirito Santo, Luce per il nostro cammino,
rivelaci ancora in questa sera il mistero di Gesù,
Seme buono seminato e morto nella nostra terra,
germogliato nel sole di Pasqua,
Parola definitiva pronunciata dal Padre per noi:
per una Nuova e Definitiva Alleanza
che nessuna nostra infedeltà potrà spezzare.

Quel chicco di grano seminato nella nostra terra,
germogliato nel sole di Pasqua,
è il Pane Spezzato che ogni Domenica ci nutre,
Memoria di una Vita donata per un’alleanza senza tempo.

Osservo il grano ai piedi del Crocifisso:
mi ricorda il Pane spezzato la Domenica: Nuova Alleanza!

PREGHIAMO INSIEME:

Mio Signore e Maestro,
conducimi Tu in questo mistero di morte e di vita:
la salvezza passa attraverso la morte?!
Ancora mi annunci che proprio nel dono generoso della tua vita,
Tu mi trascini nella pienezza della vita.

Solo nel dono generoso delle nostre vite
Il nostro lutto può cambiarsi in gioia;
solo donando la nostra vita come hai fatto Tu,
noi sperimenteremo la tua consolazione.

Conducimi, Padre, nella novità del tuo Mistero
svelato in pienezza nell’evento della Croce Pasquale.

ALBERO DI VITA

È albero di vita
piantato in questa terra,
la croce tua, Signore,
è un legno verde e forte.
E vita e morte si affrontano
nel cuore del tuo essere,
a nuova vita risusciti:
la croce tua dà frutti.

È legno di speranza
alzato nel deserto,
la croce tua, Signore,
è il gesto del perdono.
E Dio e l’uomo si legano
nel patto dell’amore
e nuove vie si aprono
si compie la promessa.

È arca di salvezza
nel mare della morte,
la croce tua, Signore,
è porta del tuo regno.
E cielo e terra s’incontrano
nel dono della pace
e soffia in noi il tuo Spirito,
respira nuovo il mondo

È segno della gloria
del giorno che già viene,
la croce tua, Signore,
fa chiaro l’universo.
E luce e tenebre lottano
nell’intimo dell’uomo,
la croce tua adorabile
è stella al mio cammino.

RICONCILIAZIONE

PREGHIERA PERSONALE

[Breve presentazione della Riconciliazione]

  • Chi desidera celebra la Riconciliazione personale
  • Canta e prega con l’Assemblea
  • Negli spazi di silenzio:
  • Può andare al fonte a rileggere Geremia oppure davanti al Crocifisso a rileggere Giovanni
  • Rilegge personalmente la Celebrazione
  • Legge e medita i testi riportati
SALMO 51

Rit.  Signore, crea in me, un cuore puro.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. Rit.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. Rit.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno. Rit.

NULLA TI TURBI

Nulla ti turbi, nulla ti spaventi,
chi ha Dio nulla gli manca.
Nulla ti turbi nulla ti spaventi,
solo Dio basta.

SCOPRIRE IL VOLTO DI CRISTO

«Vogliamo vedere Gesù»: questa la richiesta che alcuni pagani rivolgono a Cristo. Chi ci può indicare oggi il volto di Cristo?

 Il profeta Geremia ha davanti a sé le ore tremende di Gerusalemme, diroccata e conquistata dalle truppe babilonesi di Nabucodonosor (586 a.C.). Il suo sguardo si fissa per un istante sul passato, sull’alleanza del Sinai, dove Dio aveva consegnato a Mosè le Dieci Parole (quelle che noi chiamiamo i Dieci comandamenti). Ora il profeta guarda al futuro e alla svolta delle relazioni tra Dio e Israele. Sta, infatti, per essere inaugurata «un’alleanza nuova», sigillata dalla tipica formula della mutua fedeltà e appartenenza tra i due alleati: «Io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo». Questa novità porta con sé due annunci di infinita bellezza. Il primo è il più alto e sorprendente. Dio non scrive più le condizioni dell’alleanza sulle tavole di pietra del Sinai ma sulle tavole di carne del cuore umano, cioè nella coscienza di ogni creatura fedele. Dio vuole stare in compagnia dell’uomo, non lontano, in cielo; sarà lui stesso a svelarsi al cuore dell’uomo e a sostenerlo perché non abbia a cadere nell’infedeltà. Il secondo risultato è la conseguenza del primo. Se Dio stesso agisce nell’interno di ogni persona, non sarà necessaria la minaccia delle punizioni, dei richiami perché ognuno aderirà a Dio e alla sua volontà dall’interno del cuore, per amore. L’adesione all’Alleanza sarà un’adesione amorosa che coinvolge intelletto, volontà, passione, impegno operoso.

Queste sono le meraviglie che il Signore Gesù ha compiuto con noi rendendoci capaci, dal di dentro, di realizzare il suo progetto. Scrivere sul cuore significa rendere l'uomo capace di compiere la volontà di Dio: allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo, allora ci sarà relazione. Con la morte e la risurrezione di Gesù Cristo ci sarà autentica relazione tra Dio e l’uomo.

Il messaggio di Geremia è semplicemente questo: la salvezza passa attraverso la morte, attraverso l'offerta di sé: attraverso il dono generoso della propria vita si ha la salvezza. Solo in quel modo Gesù realizza la vita; Geremia lo aveva intuito nella sua vita e ciascuno di noi può realizzarlo nella propria. Solo attraverso il dono generoso di se è possibile che il nostro lutto si cambi in gioia: solo attraverso questa strada il Signore ci consolerà e ci renderà felici.

Vogliamo vedere Gesù… La richiesta, a prima vista, può risultare molto strana. Gesù era visibilissimo a tutti, stava parlando. Ma la domanda nasconde un altro vedere: è il vedere in profondità, è il vedere che è un comprendere quell’uomo che dopo pochi giorni sarebbe finito in croce e poi sarebbe risorto: seme caduto in terra, spiga ricca cresciuta nel sole di Pasqua. Perché nel crocifisso noi vediamo il vero volto di Gesù e, insieme, il vero volto di Dio…e anche il nostro! Immersi nell’acqua battesimale, è iniziato per noi il cammino di creature nuove; anche noi chiamati ad essere seme che, caduto in terra, esploderà in spiga ricca nel mattino di Pasqua!

GESU’ CHICCO DI GRANO…

"Se il chicco di grano non cade in terra e non muore, rimane solo; se invece muore, porta molto frutto". Non è il solo insegnamento che Gesù trae dalla vita dei contadini. Il Vangelo è pieno di parabole, immagini e spunti tratti dall’agricoltura che era a suo tempo (ed è ancora oggi per diversi popoli) la professione che occupa il maggior numero di persone. Egli parla del seminatore, del lavoro dei campi, della mietitura, di grano, vino, olio, del fico, della vigna, della vendemmia...

Ma Gesù non si fermava naturalmente al piano agricolo. L’immagine del chicco di grano gli serve per trasmetterci un sublime insegnamento che getta luce, prima di tutto, sulla sua vicenda personale e poi anche su quella dei suoi discepoli.

Il chicco di grano è, infatti, anzitutto Gesù stesso. Come un chicco di frumento, egli è caduto in terra nella sua passione e morte, è rispuntato e ha portato frutto con la sua risurrezione. Il "molto frutto" che egli ha portato è la Chiesa che è nata dalla sua morte.

Potenzialmente, il "frutto" è tutta l’umanità, non solo noi battezzati, perché egli è morto per tutti, tutti sono stati da lui redenti, anche chi ancora non lo sa. Il brano evangelico si conclude con queste significative parole di Gesù: "Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me".

BENEDICI IL SIGNORE

Rit. Benedici il Signore, anima mia
quant'è in me benedica il suo nome
non dimenticherò tutti i tuoi benefici
benedici il Signore, anima mia

Lui perdona tutte le tue colpe
e ti salva della morte.
Ti corona di grazia e ti sazia e sazia di beni
nella tua giovinezza. Rit.

Il Signore agisce con giustizia
con amore verso i poveri.
Rivelò a Mosè le sue vie, ad Israele
le sue grandi opere. Rit.

Come dista oriente da occidente
allontana le tue colpe.
Perché sa che di polvere siam tutti noi plasmati
come l'erba i nostri giorni. Rit.